La violenza Filio Parentale

Famiglie fragili e dinamiche violente: un dilagante fenomeno psicosociale

Settembre è ormai iniziato e siamo tutti o quasi tornati alle nostre routine ed alla nostra quotidianità. Anche io dopo un periodo intenso, che sembrava interminabile (e non è ancora finito!), sto riprendendo gradualmente le mie attività, i miei nuovi progetti e le mie passioni, tra cui questo blog che ho fortemente voluto per creare uno spazio di condivisione, di scambio e di supporto.

Avrei voluto ritornare con un argomento più frivolo e meno impegnativo, ma il mio cuore di mamma e i miei studi degli ultimi anni, mi fanno inevitabilmente pensare agli ultimi fatti di cronaca che ci hanno toccati nel profondo.

Purtroppo si tratta di un fenomeno dilagante e molto preoccupante che include la condotta violenta fino, nei casi più gravi, al delitto.

Ma che cosa si intende per Violenza Filio Parentale (VFP)?

La VFP comprende l’insieme di comportamenti reiterati di aggressione fisica, verbale e non verbale dei figli, diretta ai genitori, altre figure parentali e tutori.

Parliamo di una tematica alquanto delicata, complessa che rappresenta un fenomeno familiare e sociale estremamente importante.

Generalmente l’aggressore è un adolescente che non ha subito abusi e maltrattamenti e proviene da una situazione familiare di varia estrazione e non problematiche; spesso questi ragazzi esprimono le loro condotte aggressive limitatamente all’ambito familiare.

E’ un tema molto difficile da trattare da un punto di vista culturale, nonostante la sua diffusione non sia così rara: inizialmente può manifestarsi con insulti e minacce per proseguire con la rottura di oggetti e aggressioni fisiche sempre più violente e gravi.

In alcuni casi l’escalation di violenza ed aggressività degenera, fino ad arrivare al delitto: ricordiamo il tristemente noto “caso Maso”, un caso di parricidio avvenuto nel 1991, l’omicidio compiuto da Erika De Nardo e Omar Favaro, il delitto di Pietro Neumar e Laura Perselli, per mano del figlio Benno, per citarne solo alcuni.

La VFP è un argomento che ho approfondito durante il mio percorso universitario, ho condotto numerose ricerche a riguardo con lo scopo di comprenderne le dinamiche, le eventuali cause e di studiare attentamente le dinamiche familiari sempre più complesse e delicate.

Il legame primario tra genitore e figlio, rappresenta una relazione emotivamente significativa che avrà risonanza per tutta la vita dell’individuo. Il legame di attaccamento svolge una funzione biologica essenziale per la sopravvivenza. La regolazione affettiva madre-figlio, coinvolge il sistema neurofisiologico, il sistema motorio espressivo ed il sistema cognitivo esperienziale, determinando in maniera significativa sia la salute mentale che la psicopatologia. I recenti studi epigenetici, integrati con la psicobiologia dello sviluppo, evidenziano le influenze che l’ambiente esercita, nei primi anni di vita, sul DNA: si mette in luce, pertanto , una nuova chiave di lettura per la comprensione dello sviluppo di comportamenti aggressivi e violenti, considerando la relazione fondamentale tra predisposizione genetica ed ambiente di sviluppo.

E’ un tema molto complesso e variegato che richiede un’attenta analisi del funzionamento familiare, finalizzata sullo sviluppo di relazioni efficaci e funzionali. E’ altresì fondamentale, offrire agli adolescenti in difficoltà, validi strumenti per gestire le proprie frustrazioni e supportando i genitori a ridefinire un assetto familiare meno fragile ed instabile.

L’argomento è vasto e questo articolo è solo una panoramica generale. Se vuoi approfondire e conoscere meglio le diverse dinamiche e le varie ricerche in merito, ti lascio in allegato la mia tesi di laurea triennale che ha affrontato la VFP, integrata anche con un questionario che è stato rivolto sia agli adulti (330) che a ragazzi\e di età compresa tra gli 11 e i 30 anni (214).

Se hai domande e se trovi interessante questo argomento, lascia pure un messaggio e se ti va, divulga l’articolo in modo che possa essere utile a quanti più ragazzi, genitori, insegnanti ed educatori…

Grazie per aver letto fino qui e ricorda…”

“Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo” (Madre Teresa di Calcutta)

Carmen

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